Andiamo oltre i nostri limiti 
“Esci dalla zona di comfort!”, “Lì fuori c’è la magia!”, “Soltanto uscendo da lì si migliora e si cresce!”. Facile da dire, talmente facile … che tutti ne parlano. Ma quando arriva il momento, quando ci si trova dinanzi a quella telefonata tosta o a quella scelta affatto comoda … il cuoricino inizia a palpitare più del previsto, la testa si inceppa … e si resta esattamente bloccati nel posto dove eravamo!
Tutto questo è dovuto anche dal fatto che le zone di comfort, raccontiamocelo con franchezza, è comoda più del più soffice dei divani in commercio. In aggiunta è prevedibile e composta da routine, abitudini e certezze. In questa zona sappiamo come muoverci e anche se non ci piace del tutto, almeno la conosciamo.
L’ignoto intimorisce
Il nostro cervello, quale macchina sofisticata ma anche un po’ pigra, adora ciò che conosce. L’ignoto, invece, lo destabilizza, lo pone in uno stato di allerta. Lo costringe a rimanere lì dov’è. L’ignoto intimorisce il nostro cervello.
Ma c’è un dettaglio che frequentemente ci sfugge dalla nostra memoria: rimanere nelle nostre zone di comfort non vuol dire stare fermi. Significa regredire in maniera lenta. Tutto ciò in quanto il mondo prosegue in avanti, cambiando le sfide, evolvendo le competenze. E se noi rimaniamo fermi, finiamo per rimanere indietro, comodamente indietro.
Cos’è la zona di comfort?
Non è esclusivamente un’area mentale. È un insieme di pensieri, scelte e azioni che pratichiamo quotidianamente per evitare l’incertezza. È il nostro modo di offrir risposte al mondo senza porre nulla in discussione.
- È rimanere in un lavoro che non ti appassiona, ma che almeno è sicuro
- È evitare il confronto perché non desideriamo creare problematiche
- È non allenarsi più perché tanto abbiamo una certa età
- È non apprendere nuove competenze perché tanto non mi serviranno
Solo scuse, pagine ricche di giustificazioni, ma sempre e soltanto scuse.
Il disagio che ci occorre
Valicare i confini della zona di comfort è scomodo. Fa una certa paura, ci pone in serie difficoltà. Ogni qualvolta lo facciamo, però, accade un fatto strano: scopriamo di essere più grandi di quanto effettivamente pensavamo di essere.
Fuori dalle zone di confort non c’è soltanto il rischio. Troviamo anche la scoperta, la nostra crescita. Ed anche l’autostima va a costruirsi centimetro dopo centimetro. Un solo passo oltre il limite, e già possiamo notare cose nuove. Due passi, e ti rendi conto di potercela fare. Tre passi, e cominci a domandarti: “Ma perché ho atteso così tanto tempo?”
Tre cose che devi sapere prima di uscire dalla zona di comfort
- La paura non scompare, bisogna gestirla
Non attendiamo di “non aver più paura”. Non accadrà mai. Il fatto non è farla scomparire, ma passeggiargli a fianco. Questo genere di timore ci segnala che stiamo per fare un qualcosa di importante. Diverso dal solito, di alto potenziale trasformativo.
- Non occorre buttarsi nel burrone
Molte volte uscire dalla zona di comfort è chiedere scusa, parlare ad una platea di ospiti, cambiare stili alimentari, alzarsi prima del solito, dire no. Queste piccole scelte quotidiane costruiscono la versione più forte di noi.
- Ci vuole una strategia piano e di un po’ di caos
Non tutto deve essere ben pianificato, né tanto meno improvvisato. L’uscita dalla comfort zone funziona nel modo migliore quando si ha uno scopo chiaro, un luogo protetto cui atterrare, una rete di persone che ci sostiene. Ma un pizzico di disordine, di piacevole attesa, ci vuole: è funzionale affinché accada la magia.
Esempi concreti di gente che è uscita dalla zona di comfort
Per rafforzare la bontà dell’idea, ecco brevissime storie di persone che hanno superato i propri limiti migliorando la propria autostima e ottenendo risultati fino ad allora quasi impossibili (per loro stessi) da realizzare.
- Un professionista per 10 anni ha detto “non sono portato per i social” e poi, con un video poco professionale ma vero, ha aperto nuovi scenari alla sua attività
- Una donna da sempre evitava il conflitto. Poi, in un giorno normale, ha detto: “Non mi sta più bene così”, e da allora ha scoperto di avere forza, voce e coraggio
- Un ragazzo non aveva mai corso per più di 2 chilometri, passo dopo passo a distanza di soli 4 mesi, ha tagliato il traguardo della sua prima mezza maratona
Questa è gente come noi, persone normali che hanno scelto di non rimanere più immobili.
Ma dopo cosa succede?
Accade che la nostra zona di comfort si espande in modo naturale. Ciò che prima affrontavamo con paura, ora quella cosa smette di terrorizzarci. La nuova dimensione entra praticamente dentro di noi, diventa parte del nostro nuovo essere normale.
Così procedendo, ciò che ci pareva impossibile, oggi lo facciamo senza nemmeno pensarci sopra. E questo perché siamo diventati maggiormente capaci, più forti e più liberi.
Come si inizia concretamente
Col vostro permesso, eccovi qualche spunto operativo per costruire una vita migliore superando i limiti attuali:
- Scriviamo tre cose che ci intimoriscono, ma che vorremmo fare
Ad esempio, parlare a un convegno, chiedere una promozione, telefonare ad un potenziale cliente importante - Focalizzati sulla più piccola
Quella che ci crea meno paura ma che ci porta ad uscire seppur di poco dalla nostra zona di confort. È da qui che si inizia a crescere. - Poniamoci una scadenza
Evitiamo di lasciarla nel libro del “prima o poi”. Poniamo una scadenza ben definita. Scriviamola, meglio se la comunichiamo anche a qualcuno - Prepariamo un semplice piano
Cosa dobbiamo fare? Chi può esserci d’aiuto? Cosa dobbiamo specificatamente apprendere? Quali imprevisti potremmo incontrare? - Brindisi ad ogni passo
Il solo provarci, all’inizio, di per sé è una vittoria importante. Non attendiamo il traguardo finale per riconoscere il nostro valore
Concludendo
Ora siamo nella nostra zona di comfort. Certa, sicura, forse finanche noiosa. Eppure, fuori dai limiti della zona ci aspetta una versione più allettante e più vera di noi. Cosa o chi aspettiamo per incontrarla?
Non bisogna per forza di cose rivoluzionare il mondo, è necessario almeno incominciare. Poi, passo dopo passo, scopriremo cosa la vita aveva per davvero in serbo per noi!
Oltre i limiti, c’è la scoperta!
Francesco
Usciamo dalla zona di comfort