Siamo ancora in tempo

Siamo ancora in tempo Siamo ancora in tempo - Francesco Tortora

Sto leggendo una comunicazione appena ricevuta nella mia casella di posta elettronica! Mi sta incuriosendo e nemmeno so il motivo. Mi hanno detto che certi colori dei caratteri, conditi da altri rumori ambientali offrono una certa pacatezza … portano ad essere un po’ leggeri … come se nulla, oltre a ciò che leggo, è importante … o che quella cosa importante può aspettare almeno per qualche minuto, a partire da adesso! Avverto il mio respiro … lo percepisco anche se non sento alcun rumore … ma l’aria che mi entra dalle narici mi porta un senso di calma, di piacevolezza. Bella la sensazione che sto provando nel sentirmi l’aria entrare dal naso … e mentre essa entra, la seguo con la mente … e vedo anche che sta entrando nei polmoni … gonfiandomeli dolcemente, proprio come un delicato palloncino che poi voglio donare ad un bambino che di sicuro renderò sorridente. E man mano che si riempie arriva al suo culmine … e di rimbalzo, con pacato fare, mi fuoriesce l’aria dalla bocca … e mentre ciò accade, mi libero da certe tensioni. Mi sento meglio, al punto di trovar piacere nel continuare a respirare in questo modo così gentile … ancora per un altro pò. Man mano che respiro, osservo l’ambiente: mi basta adesso alzare anche di un solo attimo gli occhi … per vedere con uno spirito diverso le cose che da tempo sono lì … ma alle quali non ho mai dato nessuna attenzione! Mentre le guardo, qualche pensiero mi entra nella mente … ogni cosa ha in sé un ricordo, un’emozione o un sentimento … ma per ora voglio soltanto riprendere la mia veduta, lasciando liberi i miei pensieri di uscire, visto che agli stessi non dedico nemmeno un istante. Sto scrutando, senza giudicare alcun pensiero … e nel medesimo istante percepisco nuovamente il ritmo, oramai continuamente dolce, del mio respiro! Il ritmo respiratorio di adesso ha fermato l’impeto del cavallo selvaggio che albergava nella mia testa ed il mondo ora per me ha un significato nettamente diverso: come se il tempo si fosse rallentato. Continuo a leggere e noto dei suoni … e presto loro un livello di attenzione accurato anche se non conferisco ad essi alcun significato. Li ascolto così come sono, per come mi arrivano alle orecchie. Con questa pace e calma avverto anche quei rumori e suoni che prima si mescolavano e che venivano coperti dai miei pensieri … sempre portati al dover fare e alimentatori di stati di preoccupazione. Anche adesso i pensieri entrano nella mia mente, d’altro canto non posso impedirlo loro … ma come prima me ne libero, perché ad essi non presto alcuna importanza … visto che ora sono pienamente impegnato nell’ascoltare i suoni della vita! L’aria continua ad entrarmi nelle narici e nell’istante in cui esce dalle mie labbra … avverto il mio corpo, le sue sensazioni: la temperatura della pelle, il contatto con ciò su cui è poggiato … le dolci mani della gravità che mi permettono di essere qui e assolutamente presente. Quei pensieri si ri-fanno vivi, li sto avvertendo anche stavolta … ma in questo preciso istante, per come tranquillamente messo, sono al pari di qualunque cosa della vita: acquisiscono soltanto significato se ad essi voglio dargli importanza. Pertanto, ad ogni pensiero dirigo la mia mente al respiro … ed essi volano come dei coriandoli presi dal vento: proprio come una magia! Mi sento un altro … ogni tanto un respiro è più profondo di un altro … e quando butto fuori l’aria, questa maggiore forza, mi libera di tutto: si, penso adesso che molte delle preoccupazioni che mi hanno preso … sono state tali per la stupida curanza che gli ho conferito! Adesso penso a come potrebbe essere diversa la mia vita con questo stato mentale, con questa nuova e viva coscienza: mi ci vuole poco, infatti, per capire i cambiamenti che posso ottenere. Mi basta infatti con la mente tornare nel passato per pensare di essere davanti a quelle situazioni che mi sono sfuggite a causa del mio comportamento vizioso, inconscio. Un comportamento per nulla consapevole … frutto delle mie vecchie abitudini! No, non voglio sentirmi male per come mi è andata … piuttosto voglio capire cosa avrei potuto fare di diverso … come avrei potuto rispondere, anziché per come fatto. Le soluzioni c’erano … anche io c’ero … soltanto che la mia coscienza è stata rapita dalla parte meno pronta di me. Ogni occasione merita una certa preparazione … e diciamo che ero preparato per ricevere qualcosa per nulla confortante e felice … bensì negativo e triste! In questo momento vorrei tanto che oggi fosse allora … ma non è possibile perché col tempo non puoi giocarci tornando all’indietro! Posso, invece, giocarci in altro modo … facendo si che si ri-presenti un’altra occasione, proprio come quella lì … ben consapevole ora che le cose verranno gestite da me in modo nettamente differente! Ora guardo avanti con una fiducia incredibile, il respiro costante e questa nuova consapevolezza, mi offrono uno scenario diverso: la vita è ogni attimo … e ogni attimo è vita. Questa nuova visione mi concede di analizzare quanto posso ancora compiere per me stesso e per chi mi segue. Queste persone che mi vivono a fianco fanno parte della mia vita … e non avrebbe senso farsi carico di loro senza che per queste non mi prodighi per dar loro una vita migliore. Giusto, non posso creare le basi per nessuno … ma nemmeno se prima non fisso bene le mie.

I conti veramente difficili … sono quelli che dobbiamo fare con noi stessi !

Francesco

 

Siamo ancora in tempo

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