Davvero hai paura? E di che?

La paura che non esiste, blocca la nostra crescita Davvero hai paura e di che - Francesco Tortora

Poi succede sempre così: davanti ad un caffè, in un clima di fiducia ed intimità, la gente ti racconta cosa avrebbe voluto fare o cosa non ha ottenuto. E prosegue raccontandoti le varie ragioni … talvolta infinite … più che spesso assurde … per le quali non sono riuscite a realizzare i loro piani maestri. Beh, non so effettivamente se avrebbero o meno raggiunto la loro felicità. Mi spiace piuttosto che non ci abbiano nemmeno provato!

Mi sono chiesto perché le persone non provano nemmeno. Si, me lo sono chiesto con una certa insistenza e con tanta curiosità. Ho tirato giù una piccolissima lista. Al primo posto, e nemmeno con sorpresa, ho constatato che le persone sperimentano una certa paura ancor prima di iniziare. Pensate bene, con una paura tremenda … non è forse più difficile tentare almeno di prodigarsi per costruire qualcosa di bello per una vita diversa? La mia investigazione, chiaramente, voleva anche ben capire di cosa avessero paura queste persone. Fra questi timori, ho scoperto:

  • la paura del fallimento
  • la paura di veder rovinare il futuro dei propri cari
  • la paura di aver i fornitori sul collo
  • la paura di andare in galera
  • la paura di non essere bravi e portati
  • la paura di essere troppo giovani o troppo vecchi
  • la paura di deludere qualcuno
  • la paura del giudizio degli altri
  • la paura, altra paura, ancora e sempre paura

Rimanendo vestito dell’impermeabile del Tenente Colombo, mi sono chiesto su quale base si fondano le suddette paure e quelle altre che non ho inserito nella citata lista. Ancora una volta ho trovato una risposta … e la risposta sta nella vivida immaginazione delle persone. Praticamente accade questo: chi non è convinto di vincere la sfida, vede perdere la sfida … ed il risultato che ottengono è proprio ciò che pensano che potrebbe verificarsi qualora si perda la sfida! In pochi e brevi termini, la paura sta nella propria immaginazione, che lavora auto-proiettandosi immagini e scenari negativi di un qualcosa che potrebbe accadere se non riuscissero nel proprio intento.

I grandi del passato, quelli che hanno cambiato il mondo o quantomeno la propria vita e quella di altri in positivo … anch’essi usavano l’immaginazione. Ma anziché proiettarsi immagini negative … giravano pellicole diverse e contrarie nella loro mente. Il film mentale che si propongono queste persone sono ricche di scene di gioia, di ricchezza, di benessere, di amore. Al contrario, le immaginazioni negative, comprendono scene vivide, brillanti … di tristezza, infelicità, delusione, amarezza, depressione, etc.

Non credo al fallimento, anche se sono convinto che durante la vita si possa errare, si possa far qualcosa di sbagliato. Il fallimento sta proprio nel continuo errare o nel prodigarsi verso conquiste di illogica realizzazione o che, per realizzarle, richiedono risorse o tempi che attualmente non sono a nostra disposizione. State certo, fallirei se dovessi pensare di andare sulla luna da qui ad una settimana. Fallirei altrettanto se intendessi diventare il presidente della Repubblica alle prossime elezioni. E fallirei ulteriormente se pensassi, da qui ad un anno, di scolarizzare l’intero continente africano. Voglio dire, ragionevolmente non posso pensare di raggiungere in quattro e quattr’otto questi obiettivi.

Ma, ed è qui la fortuna da cogliere, numerosi desideri e sogni della gente sono molto più realistici, concreti, realizzabili. Alla nostra portata, questo voglio dirvi.

  • Guadagnare più denaro è più semplice che andare sulla luna in sette giorni
  • Aprire un negozio, anche questo sogno è perseguibile e realizzabile
  • Cambiare l’auto, allo stesso modo, non è poi tanto impossibile

So bene che non si ottiene quanto sopra schioccando semplicemente le dita. E so altrettanto bene che, in fondo, non sto poi tanto fantasticando. E’ già da molto tempo che sono caduto dalle nuvole. Ci sono opportunità, tante possibilità per coglierle. Mi chiedo, perché decidere sul fatto che non esistano affatto? Ma, soprattutto, perché deciderlo prima di osare il possibile? Non inviterei nessuno ad osare l’impossibile. Ma ciò che è possibile realizzare … si … ti invito a farlo. Chi o cosa aspetti per il tuo gran bel salto?

Le paure che non hai vissuto e che hai soltanto vividamente immaginato, sono il nostro vero nemico: benedetto il Signore … posso mai morire per un qualcosa che non è successo? Ma osare, cosa significa questa parolina? Per quanto mi interessa raccontarvi, osare, sta nell’avere il coraggio necessario per compiere una determinata azione o di percorrere un certo tragitto! Già, e a questo punto ti presento il Signor Coraggio: lui sa come combattere e sconfiggere ogni paura!

Il coraggio possiamo averlo perché trasmessoci fin dal momento della nascita. O perché donatoci da chissà quale spirito benevolo. A dir il vero, tutti abbiamo del coraggio a sufficienza, soltanto che spesso esce fuori non intenzionalmente, ma inconsciamente. E, se viene fuori inconsciamente, tutto questo vuol dire che ne abbiamo da vendere. Perciò, fidati di me, il primo ingrediente è già in nostro possesso: si chiama coraggio, non sfuggirgli!

Ma dopo questo ingrediente, ci vuole dell’altro! Di fatto, armati di solo coraggio, non ci viene garantito nulla, se non poco di buono. Bisogna essere preparati e bisogna esserlo in modo specializzato! Tornando al sogno del negozio, senza un’accurata pianificazione … potrai avere l’enorme coraggio che ti porta ad investire … ma se non sai cosa offrire, a chi offrire e come offrire … sarai un uomo poco accorto, seppur molto coraggioso! Difficile che tu esca vivo dalla gabbia dei leoni, armato di solo fegato! Tra l’altro, anche l’Eroe Gladiatore stava subendo una sorta infame … se oltre il coraggio non fosse armato di spada (la competenza necessaria, in questo caso).

Durante il nostro processo di analisi, quindi, appunteremo meticolosamente i nostri punti di forza (qualità, competenze, disponibilità che possediamo ed altre da acquisire, etc.). Ma, sempre in questa analisi, sarai intelligente nel far emergere i punti di debolezza tuoi e del tuo sogno. Una volta emersi, in aggiunta ed in nostro soccorso, scopriremo altrettanti modi di prepararci per non essere sopraffatti dalla sfida nella quale ci siamo immersi. Quando, al termine dell’analisi avrai un quadro ben chiaro del tuo sogno … soltanto allora capirai che molte delle tante paure sono scomparse … perché sconfitte dalle tue nuove idee ed informazioni che hai ricercato in modo ponderato ed intelligente. Ecco, ora puoi osare, visto che sei preparato ad ogni imprevisto e sbarramento … che l’esperienza verso il tuo sogno potrà farti incontrare.

Fa estremamente paura … aver paura di ogni propria paura!

Francesco

 

La paura che non esiste, blocca la nostra crescita

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