Eccessiva fretta richiesta sul lavoro

La smoderata fretta causa azioni insicure sul lavoro eccessiva fretta sul lavoro: come mai?

Ha smosso qualcosa il post precedente, quello de “I nemici della sicurezza e del profitto aziendale“. Molte persone, fra cui Datori di Lavoro, Dirigenti e RSPP, sono stati incuriositi dalle considerazioni che si focalizzavano su taluni aspetti fuori dai consueti tecnicismi della sicurezza aziendale. Per carità nulla di nuovo, cose che probabilmente già sapevate. Volutamente però (e decisamente) abbiamo sollevato maggiore consapevolezza al riguardo di quelle situazioni particolari che, sembrerebbero fuori dai ranghi della salute e della sicurezza … ma che invece ci azzeccano in pieno!

Vi avevamo presentato i 19 nemici che nel tempo abbiamo conosciuto, ai quali abbiamo invitato ciascuno di voi ad aggiungerne altri. Della serie: più sei in guardia, più sei guardingo, più ti difendi, tanto più sei al sicuro. Vogliamo, quindi, col vostro permesso considerarne qualcuno in maniera più precisa e puntuale. Come sempre diciamo, non si arriva al tutto … ma di certo si fa più luce!

Eccessiva fretta richiesta sul lavoro

Questo è uno dei nemici. Se ti fermi alla frasetta, ti perdi il meglio. Di fatto potresti passare subito a conclusioni affrettate, imprecise, fuorvianti, rispetto invece a quanto di buono possiamo ottenere analizzando al meglio la vicenda. Ogni buona azienda che si rispetti, nel momento in cui programma le proprie attività al fine di raggiungere i suoi obiettivi, considera alcuni elementi. Ma, in primis, gli obiettivi prefissati tengono conto dei tempi e dei metodi di lavoro.

Con questa introduzione subito affermiamo che, aziende di importante livello, chiedono ragionevolmente dei risultati … normalmente raggiungibili. Già, normalmente! Ma quando la normalità non è più tale, che facciamo? E quando nel tempo normale stimato le cose si complicano, come la mettiamo? Ci chiediamo, in questi casi, chi trainerà le persone mentre lavorano. A cosa mireranno le persone, anche quando non si vive quella normalità necessaria per rispettare alla grande i tempi ed i metodi di lavoro?

So che siete arrivati già al nocciolo, perché sapete chi farà da traino. Per me, non è sbagliato pensare ad un alto livello di produttività. Anzi, per me è vitale. Ma anche la mia questione, per la persona che sono, è vitale. Ed è giusto considerarle entrambe!

Chi o cosa si intromette?

In molti casi il problema non è di per sé la rapidità. Lei prende il sopravvento sospinto dall’anzidetto traino. Il problema, pertanto, è in ciò che si intromette. Potrebbe essere una persona, ma anche qualche cosa di diverso. Mi piacerebbe tanto che voi rispondiate, con la giusta riflessione ed attenzione a questa domanda: “Come mai si va di fretta?”. Sembra facile la risposta, ma fidati lo è nell’esatta misura in cui comprendiamo le radici della questione.

Per me, ma credo anche per voi, la rapidità è intesa come voler recuperare il tempo perduto. Un tempo che, non era stimato nelle analisi preventive. Ma che viene rapito dalle circostanze impreviste del momento. Per mia esperienza personale ho notato tantissime situazioni che rubano parte del tempo che normalmente doveva essere dedicato alle attività produttive. Ma che adesso viene destinato in altre circostanze impreviste.

Ad esempio, eccovene alcune …

  • guasti meccanici improvvisi
  • materie prime di non eccellente qualità
  • ritardi nelle consegne di merci, materie, semilavorati, imballi, etc.
  • interruzioni di energia
  • intromissione di altre attività urgenti

Ancora una volta ci fermiamo ad un breve elenco che potrebbe essere ulteriormente completato. Ma va bene così, almeno per quanto ci occorre sapere per poi passare all’azione. Ogni punto dell’elenco è un problema. E sotto ad ogni problema ci sono i meta-problemi (i problemi dei problemi). Per ciascuno di questi, però, esistono le risposte più appropriate.

Ora, mi rendo conto che nessuno di noi è in grado di presagire esattamente il futuro. Ma possiamo comunque pensare di far qualcosa ancor di più buono oggi, per quanto di cattivo potrebbe accaderci domani. Le cose cattive possono arrivare anche quando non le desideriamo affatto. Che facciamo, stiamo lì armati della sola speranza che tutto fili liscio?

Sono d’accordo con te, sarebbe fantastico vivere per come ci viene, pensando soltanto al momento presente. Questo, però, se ciò che ci viene non è meno del massimo che vorremmo avere.

Se hai bisogno …

Nel caso in cui tu avessi necessità di un piccolo supporto, ti spingo a visitare le nostre alcune pagine presenti su internet. Potresti  scoprire interessanti e preziose informazioni, oltre ai servizi che normalmente ofrriamo alle persone ed alle imprese di qualsiasi settore di attività:

P.S. … Qualcosa di diverso ancora? Chiedicelo, siamo qui a tua completa disposizione. Se possiamo aiutarti, ci impegneremo personalmente, faremo il massimo affinché tu riceva consigli e suggerimenti per la soluzione che stai cercando. Intanto, dai un’occhiata anche ai nostri corsi sulla sicurezza e sulla salute.

Serenità … Francesco Tortora

 

Eccessiva fretta richiesta sul lavoro

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