Eccessiva fretta non richiesta sul lavoro

Eccessiva fretta non richiesta sul lavoro

La fretta sembra farla da padrone sul lavoro! Oggi vorrei sollevare un genere di fretta che spesso viene sottovalutata durante il processo che porta ad una migliore sicurezza aziendale. Una mediocre considerazione che, ahimè, può produrre rischi importanti e conseguenti incidenti e danni che ne possono derivare. Mi riferisco alla “eccessiva fretta non richiesta” che non fa il pari con l’oramai nota “fretta richiesta” dalle organizzazioni aziendali. Ad ogni modo, entrambe le casistiche sono da prendere in esame e la migliore con attenzione possibile … partendo dal fatto che inibiscono i migliori ed i più efficienti comportamenti che le maestranze dovrebbero tenere durante lo svolgimento dei propri compiti lavorativi.

L’eccessiva fretta non richiesta parte dal lavoratore con l’intenzione di sbrigare la sua mansione, o una specifica parte di essa, nel minor tempo possibile … al fine di investire quel tempo recuperato … in situazioni perlopiù di carattere personale. Credo di aver dato personalmente la migliore definizione possibile al riguardo, certo anche che abbiate subito colto al volo il senso (e la pericolosità) di questo aspetto comportamentale … che oramai chiamo vizio lavorativo.

Ad esempio, annoto con grande dispiacere:

  • carrellisti che “scoiattolano” nei piazzali con l’obiettivo di caricare o scaricare subito un camion o qualsiasi altro mezzo di trasporto
  • operai che svolgono mansioni senza le dovute protezioni, visto che magari le stesse sono nell’armadietto presso l’area spogliatoi
  • maestranze che aumentano i cicli delle macchine per alzare i livelli di produttività

Fretta sul lavoro: come mai?

Questo è quanto ho visto coi miei occhi. Ma la mia sorpresa è stata un’altra … e l’ho scoperta nel momento in cui ho capito come veniva impiegato il tempo recuperato da questo genere di velocità operativa. Di solito, le aree in cui si impegnava il tempo ricavato sono: le aree fumatori, quelle di ristoro dove ci ci riuniva per un caffè e per dilettarsi coi propri smartphone (facebook, instagram, siti di scommesse online, siti di futile utilità, etc.).

Sono certo di aver cozzato contro un nutrito numero di lavoratori … non è mia intenzione scontrarmi con alcuna persona … ma ritengo la nostra attività al pari di una missione e questa informativa ha un suo preciso scopo. Lo scopo è quello di elevare maggiore consapevolezza al riguardo di tanti aspetti che possono intrappolare le persone che lavorano. Una volta portato a termine il nostro compito … nulla possiamo più per voi … ma tanto, davvero tanto, potete e dovete fare per voi stessi.

Spunti e suggerimenti?

Nella nostra area risorse sono convinto che puoi trovare notizie e spunti per garantire ancor di più la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro. Per le attrezzature di lavoro, ricordo che è obbligatorio (ed indispensabile) conseguire l’abilitazione specifica, il patentino. Ciò ai fini del rispetto dell’accordo stato regioni del 22 Febbraio 2012 (l’oramai famoso accordo patentini attrezzature). Per dettagli e informazioni al riguardo del patentino per le attrezzature di lavoro, clicca sul link in basso che maggiormente ti interessa:

Per le restanti attività di formazione, sempre previste dal testo sicurezza lavoro (d.lgs. 81/2008), visita quest’area. Scoprirai notizie per migliorare la preparazione dei lavoratori.

Grazie a tutti … Francesco Tortora

 

Eccessiva fretta non richiesta sul lavoro

2 commenti su “Eccessiva fretta non richiesta sul lavoro”

  1. Sono tutte parole al vento, alla fine a nessuno imprenditore interessa né la salute né tanto la presenza del dipendente sul lavoro. L importante è che uno sia disposto a morire pur di portarlo a termine. A meno che uno non sia indiano, negro o marocchino; se quelli si fanno male vanno assunti, senza essere capaci né di parlare né di lavorare tante volte.
    Loro possono prendere ferie appena arrivati in azienda, possono guidare i muletti fumandosi le canne e senza analisi, e nessuno gli dice nulla ne li obbliga a nulla. Se lo fai tu che sei italiano invece, devi fare sabati, avere ferie per poterci andare e tacere o perdi il lavoro.
    Poi la fretta….ah, dolce fretta! La cosa importante è che uno finisca un pezzo 10 secondi prima, perché 10 secondi…cazzo, ormai sono come i secondi della formula: necessari per fare quasi un pezzo in più (ovviamente fatto male come il precedente)..l importante è che un uomo d’ affari faccia 10 euro in più all ora ma pagando sempre uguale gli operai…
    L importante è il profitto, perché quello è lo scopo della vita. Il profitto cazzo , ti rende immortale eh!!
    E pensare che mio padre mi disse “tutto nella vita non si può avere.” Ma me lo diceva da bambino, solo che io da bambino non credevo che ce ne fossero anche a dirigere le aziende. Perché certe mentalità del dopoguerra, frettolose e retrograde sono quanto di più obsoleto e inutile esista in Italia al giorno d’ oggi. Ma cosa vogliamo? L Italia è una nazione inutile perché l Italiano stesso è inutile. Non sa pensare, e cosa peggiore non sa capire se non quello che gli pare.
    Aux Fidersen!

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    • Capisco il tuo sconforto … sono sincero nel dirtelo! Purtroppo, ancora oggi, questo genere di mentalità è viva in alcuni imprenditori. Ma credo che il punto, dove io desidero indirizzarvi … sia un altro. Desidero assolutamente evitare il peggio, anche nelle condizioni peggiori di lavoro! Mi chiederai se è possibile e ti dico subito che non è facile. Però … è più che giusto che tu pensi che si possa fare sempre qualcosa per migliorare qualunque lavoro, compreso quello più difficile e poco digeribile. E, al contrario, mai e poi mai cullarsi sulle abitudini lavorative errate imposte da chiunque. Questo sarebbe il più grave degli errori che potremmo commettere … perchè insegneresti alla tua mente a lavorare in modo pericoloso, senza nemmeno pensarci, senza rifletterci, automaticamente! Grazie di Cuore!

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