E’ solo un gradino, non un ostacolo!

E’ solo un gradino, non un ostacolo!

Le nostre esistenze emotive, pertanto la felicità ed anche la tristezza, sono direttamente collegate al modo in cui reagiamo alle circostanze che si presentano dinanzi noi puntualmente. Oggettivamente, la vita, è un periodo temporale nel quale si presentano dei fatti. E due fatti, fra tutti, sono certi: la nascita e la partenza in altre mete. Ciascuno di questi fatti vengono da noi interpretati dalla mente … la quale ci rimanda, in risposta, un risultato di natura emotiva. Risultati emotivi che possono essere di genere positivo (felicità, gioia, estasi, soddisfazione, etc.) … oppure di genere negativo (ovvero, l’esatto opposto di quanto prima iscritto in parentesi).

Più di talvolta, però, questi fatti ci conferiscono risposte esagerate … e verso il lato negativo e verso quello positivo. Non a caso, pensateci anche voi, ci sono persone che ingigantiscono oltremodo in positivo fatti apparentemente normali. E non a caso, ancora, ce ne sono altre che ingrandiscono oltremodo in negativo fatti apparente normali. Eppure sono fatti, circostanze oggettive. In altri casi, in tantissimi direi, due persone estranee sullo stesso fatto … hanno un’espressione emotiva differente. A questo punto, mi domando: <Come mai questa differenza, dato che un fatto è soltanto un fatto?> Perdonatemi … ma se abbiamo due nocciole sul tavolo, perché c’è qualcuno che è felice nel vederle … ed altre che invece prova un sentimento diverso, sempre guardandole?

Oddio, non è assolutamente mia intenzione aggrovigliarvi la testa, quindi perdonatemi … voglio soltanto affermare che stiamo parlando di fatti … e due nocciole su un tavolo sono un fatto. Il fatto è, che questo fatto delle nocciole rappresenta un bel punto di partenza per portarvi a ragionare in una dimensione che già sperimentate nella vita (e tutti lo fanno) … ma che pochi si rendono conto del perché due nocciole portino sorriso a qualcuno e lacrime a qualcun altro! Beh, non sono affatto certo che due nocciole, di per sé, producano questo effetto sulla nostra mente. Sarebbe la stessa cosa con altra cosa … diversa dalle nocciole.

Ora … avendo mangiato le nocciole … vorrei portare l’attenzione su un gradino! Sono certo che nessuno possa mangiare un gradino, a meno che non sia di cioccolato. Per questo motivo e per questo fatto, il gradino l’ho voluto di cemento armato … così eliminiamo qualsiasi ingordo possa trovarsi nei paraggi. Il gradino, amici seguitemi con particolare attenzione, è un fatto … e quando te lo trovi davanti … non puoi certo dire che è una torta, una vettura, o qualcos’altro. E’ un gradino, punto e basta.

Il gradino di cui voglio farvi interessare, però, è il primo di una scala che porta ad una realtà diversa. Parliamo di quella realtà che tanto vorresti vivere, sia per te stesso … sia per chi vive al tuo fianco! Ora, anche davanti ad una tanto sognata realtà, le persone … benché consapevoli che quel gradino è importante per la loro esistenza … non tendono a salirci sopra. Come vedete il gradino, una volta di fronte, quantomeno ci blocca … e ci spinge nella dimensione della riflessione.

Trovo alcune persone che, per quanto sanno che non sempre i gradini portano ai sogni … ci poggiano il piedino sopra. Dico di più: non vedono nemmeno il gradino o, al limite, non tengono conto di cosa potrebbe esserci di negativo una volta salitici sopra. Altre persone, la stra-grandissima parte in verità, si blocca davanti a questi pochi centimetri di dislivello e … per paura di cadere … nemmeno alzano il piedino per salirci sopra … anzi scappano. Altre persone, ancora, si bloccano e basta. La loro esperienza di vita va avanti con la solita questione: <Ci salgo o no, su questo gradino?>. In questa precisa situazione, pertanto, presumo che tanti continuano a differire sulla loro decisione. E chi vive questi momenti … non può che viverli in continui momenti di dubbio, ovvero, di mancanze di certezze al riguardo della loro decisione di salirci o meno … su questo scalino.

Spero che non vi siate persi o che non siate caduti, in questa fase! Adesso ragioniamo io e te. Fai conto, e te lo garantisco, che nessuno ci vede e che nessuna persona può orecchiare quanto abbiamo da raccontarci ora. Sii sincero con te stesso, stai lavorando su un fatto molto importante e che ti riguarda da vicino … e dimmi:

  1. Cosa ti preoccupa maggiormente, adesso che sei davanti al primo gradino?
  2. Cosa temi, ora, di ciò che puoi trovare una volta affrontato il primo scalino?
  3. Cosa pensi di poter perdere una volta varcata la porta che trovi alla fine della scala dove stai per salire sul primo gradino?

Perdonami la felicità e l’enfasi con le quali mi esprimo … fidati, sono tre domande potenti! Portentose perché ti offrono la concreta opportunità di auto-analizzare la tua vicenda al riguardo di ciò che vorresti dalla vita. Non sottovalutare tutto ciò … tieni ben a mente … qui si parla del tuo successo, non del mio o di qualcun altro … per il quale potresti esserne lieto, tutt’al più! Ti posso garantire che davanti ad ogni risposta potresti trovare degli ostacoli … ma questi li trovi in ogni ambito della vita. Se devi andare al mare, dovresti tener conto del traffico per arrivarci. Quando vai ad un concerto o allo stadio, dovresti tener conto della fila di persone che come te vogliono essere presenti all’evento. Se vuoi essere il primo della classe … devi tener conto dello studio! Ad ogni modo, chiariamoci subito, sono ostacoli: nulla di più, nulla meno.

Certo, ci sono sogni che richiedono un’attenta analisi … ma devi porti nelle condizioni di eseguire la migliore analisi, le più approfondite indagini, il miglior studio possibile … e poi decidere, ma dopo tutto questo. Se trovi riluttante lo studio … o te lo fai piacere … o è inutile salire il primo scalino. Tanto lo sai, che una volta raggiunto, ti becchi un voto insufficiente … e sarà mica colpa di chi ci ha interrogato … quando invece nemmeno ad una domanda a piacere sapevamo rispondere. Sbriniamo la nostra mente, è fin troppo conservata … tanto da essere estremamente atrofizzata!

Si va alla ricerca di una lampada, quando il genio dorme dentro di noi!

Francesco Tortora

 

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