Rischi Interferenziali: Sicurezza Ditte Esterne

Rischi Interferenziali: Sicurezza Ditte Esterne

Rischi Interferenziali Sicurezza Ditte Esterne - Francesco Tortora

Da anni, sempre la stessa domanda … con il chiaro intento di capire come intrecciare un lavoro quando si è ospiti di un’azienda committente. Si desidera un promemoria, ovvero, l’elenco dei documenti da produrre che attestano e certificano la bontà dei prestatori nel suo complesso. Predisporre documenti è semplice. Predisporli al meglio, un attimino meno. Far coincidere i documenti predisposti con l’effettività del lavoro convenuto e da espletare … questo richiede un’attenzione molto particolare. La dinamica del principio dell’effettività si estende in ogni casistica che interessa la salute e la sicurezza sul lavoro. Quindi anche nella gestione delle attività che comportano rischi di natura interferenziale.

E su questo principio, quello dell’effettività operativa ed organizzativa, ci focalizzeremo con una serie di informative, dove questa è la prima. L’obiettivo è quello di elevare il giusto livello di consapevolezza ed eventualmente costruire il miglior percorso operativo al riguardo delle attività affidate ad aziende esterne … con le quali si innescano automaticamente i rischi di natura interferenziale. E’ un monito, il nostro, che bisogna considerare … visto che, purtroppo, in caso di incidenti … il committente viene tirato in ballo … per aspetti, pensiamo noi, che potevano essere tranquillamente prevenuti con un briciolo di consapevolezza maggiore rispetto a quella da voi già elevata.

La Formazione di Base

Secondo le regole più logiche, un lavoratore esterno che si addentra nei vostri ambienti di lavoro, deve essere preparato:

  1. in base allo specifico compito che dovrà svolgere presso la vostra sede
  2. in funzione dei rischi pertinenti alla vostra specifica attività

Al riguardo del primo punto, potrebbe andar bene la classica Formazione Generale e Specifica … sempre che il rischio dell’Azienda Appaltatrice sia in linea con quello dell’Azienda Committente (cioè voi). Se, ad esempio, la mia attività è considerata, ai sensi della legge vigente, a rischio medio … ed il servizio dovrà essere prestato in un ambiente di lavoro considerato a rischio alto … già potete da soli riscontrare un disallineamento formativo. E’ un pò come dire ad un ragazzino di sostenere gli esami per la licenza media, quando lo stesso ha soltanto completato il percorso delle scuole elementari.

Per quanto concerne, poi, il secondo punto … considerate i sopraggiunti rischi che il lavoratore esterno può incontrare in funzione del lavoro che dovrà svolgere presso le vostre sedi. Ponendo il caso che io sia un saldatore qualificato … ciò non toglie che questa mia specializzazione può creare (o crearmi) dei danni … perchè magari presso di voi dovrò eseguire un lavoro in una zona definita ATEX (atmosfere esplosive). Credo che, in questo caso, non possiamo tralasciare la problematica … ma, soprattutto, non è buona idea far operare un lavoratore secondo le sue modalità consone in un luogo pericoloso … dove non possiede la benchè minima conoscenza di come svolgerlo in sicurezza!

La Formazione per le Emergenze

Riteniamo necessario che almeno una parte dei lavoratori esterni siano preparati per gestire le situazioni di emergenza. Ci riferiamo, in particolar modo:

  • al saper gestire le situazioni di emergenza (principio di incendio, su tutti)
  • al saper affrontare le emergenze sanitarie (stati di malessere in genere)

Se è vero che gli “esterni” dovranno adottare le procedure di emergenza in base alle informative da voi ricevute … mi chiedo perchè non recuperare del tempo vitale avendo ricevuto preventivamente una formazione sufficiente per tali scopi. E poi … i vostri “esterni” conoscono davvero ed in modo puntuale le vostre procedure pre-costruite che dovranno adottare all’occorrenza?

La vigilanza, ovvero, i Preposti

Le regole ci sono, perché convenute. Ma da sole, le regole scritte, non servono affatto. Ci vuole disciplina assoluta nel seguirle: chi curerà la richiesta di rispetto delle regole di casa vostra? Un ruolo importante, pertanto, è quello del caposquadra dell’azienda esterna. Il compito di questo lavoratore-preposto è, in questi casi, duplice … ovvero:

  • richiedere ai lavoratori-colleghi da lui stesso coordinati il rispetto delle proprie regole aziendali
  • far rispettare le regole stabilite dall’azienda committente in qualità di padrona di casa (utilizzo dei dpi, rispetto dei divieti e degli obblighi, etc.)

Benché esiste il codice della strada … riuscite ad immaginare una città senza vigili, senza autovelox, senza controllo? Senza volerlo, forse anche a fin di bene e con molto del loro buon senso … sai quanti casini hanno creato le persone? Un imprenditore, noto a noi in zona, amava dire: <In questa azienda la sicurezza è la prima cosa, tutti dobbiamo tornare a casa!>. Ha perso tutto, compresa la stessa casa! Una regola di lavoro dettata dal solo buon senso … non so dove possa portarci di sicuro!

Ulteriori abilitazioni e specializzazioni

Altre abilitazioni e o specializzazioni formative, dovranno essere conseguite in relazione alla specificità dei lavori da prestare ed anche in base alla tipologia di mezzi da utilizzare sul luogo di lavoro del committente. Molto spesso il personale esterno utilizza attrezzature di lavoro, proprie o di proprietà del committente, per le quali si richiedono specifiche attività di informazione, formazione e addestramento. Potrebbe trattarsi di una scala, di una smerigliatrice, di un muletto o di una piattaforma di lavoro aerea: beh, per utilizzarle è necessaria un’adeguata formazione o determinate abilitazioni.

Importante: Per altre informazioni noi siamo qui ed i nostri numeri sono sempre gli stessi (081-5186174  –  081-5187648). In alternativa scriveteci via mail al seguente indirizzo: contatti@brixia.info.

Grazie, come sempre … 

 

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