Cambio generazionale sul lavoro: quali problemi?

I giovani sostituiranno i partenti, ma in quale modo? Come gestire il cambio generazionale sul lavoro

Vi avevo promesso qualcosa in più che potrebbe comportare maggiori rischi in tema di sicurezza e salute negli ambienti di lavoro. Credo che il prossimo nemico è già di nostra conoscenza. In caso contrario, probabilmente lo conosceremo in futuro.

Condividerò con voi, quindi, qualche riflessione sulla gestione del cambio generazionale sul lavoro. Mi riferisco all’ingresso di nuove e giovani leve, in favore di altre che oramai hanno dato tutto ciò che potevano dare. È attualmente un fattore di particolare importanza per la sicurezza delle persone che lavorano, ma non solo.

Di per sé, la sostituzione delle risorse umane all’interno di un’organizzazione lavorativa, è da ritenersi un fatto naturale. Un processo logico, normale. Nessuno sopravvive a lungo lavorando incessantemente. Dopo un certo numero di anni di servizio, le persone debbono staccare definitivamente la spina lavorativa e godersi il meritato riposo, coincidente con il periodo pensionistico!

Il “mentre” il cambio avviene definitivamente, però, mi preoccupa. E più che abbastanza. Mi riferisco a quel periodo (il mentre) che è indispensabile al passaggio del testimone. Pertanto, almeno per un po’ di tempo, i giovani e i partenti dovranno viverlo insieme. E in tutto questo dovranno anche condividere gli spazi, gli umori e le idee. Semplice, penserete voi, ma non è sempre così, anzi …

Solo perdite di denaro?

Molte aziende non tengono debitamente conto di questa situazione. Credono che il cambio generazionale sul lavoro possa avere solo ed esclusivamente delle ripercussioni economiche negative per l’impresa. State certi, fidatevi, confermo questa teoria. Ma non è l’unica cosa di cui dobbiamo preoccuparci. C’è dell’altro, perché se è vero che nelle nuove leve troviamo persone con poca esperienza lavorativa e non eccellente capacità produttiva … la stessa capacità produttiva diminuisce per la scarsa e tangibile riduzione delle prestazioni da parte delle maestranze che lasceranno il posto di lavoro.

Alla luce di questa brevissima considerazione personale, mi sento di dire che abbiamo almeno questi problemi che meritano la miglior soluzione, ovvero:

  • la mancanza di esperienza da parte delle nuove leve
  • l’assenza della miglior capacità produttiva delle nuove leve
  • la riduzione della capacità produttiva delle oramai partenti maestranze

Secondo la mia veduta, credo che queste problematiche possano essere certamente risolte. Magari non nell’immediato e nemmeno subito in modo eccellente. Ma ci si può impegnare per raggiungere questi obiettivi.

Coinvolgimento totale fra le parti

La soluzione c’è, esiste, e questa sta in un’unica parola: “coinvolgimento”. Si, almeno fino a quando il testimone non viene definitivamente passato, le maestranze tutte (quelle giovani e le partenti) dovranno condividere al meglio questo momento transitorio di passaggio.

Ora, pensiamoci un attimo almeno: non è che l’esperienza e la capacità produttiva, cui hanno bisogno le nuove leve … è in possesso delle maestranze prossime all’uscita? Se è così … perché allora non trovare metodi tali da consentire anche il trasferimento delle competenze e delle abilità … e non solo del testimone?

Quanto alla riduzione della capacità produttiva dei partenti, anche qui so di cosa sto parlando. Vivo spesso testimonianze da parte dei diretti interessati. Mi riferisco al fatto (semplice, ma non per tutti) che le persone sull’uscio della porta non si sentono più coinvolte come una volta. Si sentono messe in disparte. In poche parole, presumono, almeno emotivamente, di non valere più come in passato.

Beh, chi mai darebbe quanto potrebbe se non trova piacere nel fare certe cose? A che pro il mio impegno di una volta, visto che ben che vada non vengo nemmeno considerato ed apprezzato? E se proprio debbo farlo, con quale spirito, attenzione e comportamenti svolgerò le mie funzioni?

Perché mai camminare scalzi?

“Ogni scarpa diventa scarpone, recita un noto proverbio”. Ma son convinto che finanche uno scarpone possa servirmi per compiere grandi cose … soprattutto se mi ritrovo scalzo o se posso ritrovarmi a piedi nudi.

Ora, che dirvi se non spingervi ad entrare lì proprio nel mezzo … fra le giovani leve e quelle partenti. Il mio invito è per coloro che hanno il potere (ed il dovere) di gestire queste dinamiche. Non lasciatele al caso, perché purtroppo hanno dato spazio a seri infortuni, ad aziende fallite!

Vi preannuncio che nelle future e prossime informative conosceremo nuovi ed infimi nemici.

Altro ancora?

In caso di bisogno di piccoli suggerimenti, ti invito a far visita alle nostre pagine presenti sul nostro sito internet. Potresti aver la possibilità di conoscere interessanti ed utili informazioni, oltre ai servizi che di solito garantiamo alle persone ed alle aziende di qualsiasi settore di attività:

P.S. … Desideri dell’altro ancora? Chiedicelo, sono qui per te a tua disposizione. Se posso esserti d’aiuto, mi impegnerò personalmente, impegnandomi affinché tu possa ricevere consigli e suggerimenti per la soluzione del problema che stai cercando. Nel frattempo, però, verifica il programma dei corsi sulla sicurezza e sulla salute.

Con gratitudine … Francesco Tortora

 

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