Un destino migliore è certamente possibile

Un destino migliore è certamente possibile

… e il più delle volte ci si trova lì, dove non vorremmo essere … come se tutto questo dovesse capitarci per forza, perché scritto dal Diavolo … o perché il nostro Dio aveva in mente per noi questo progetto! Sia fatta la volontà, allora, se questa è l’unica spiegazione valida!

Non so quante persone incontro nella vita che, sconfortate, la pensano in questo modo. E’ una auto-dichiarazione che secondo me definisce, chiudendole in modo definitivo, tutte le aspettative buone che avevamo al riguardo della nostra vita … i nostri sogni, quelli di chi ci sta a cuore. Desideravamo star bene, di avere questa o quella felicità, di ottenere una data soddisfazione. Ma quando dobbiamo rimetterci alle volontà supreme … figlio mio … devi sacrificare tutto ed attenerti a quanto sei oggi e sarai domani, non ha vie di scampo e non perder nemmeno tempo a trovarne altre che non esistono! Questo è l’idea-pensiero dei tanti … cosicché questi tanti vivono la vita. A questo punto mi domando: questi tanti che vita conducono? Vogliamo essere veramente di passaggio o quel qualcuno che mentre passa si gode il cammino?

Non credo che siamo dei burattini: quelli nascono per essere manovrati. E che se trovano la Fatina, bene. E che se, invece, trovano Mangiafuoco, bene lo stesso. Per loro ciò che conta non è chi li manovra o come vengano manovrati… ma che vengano spupazzati. E questo è il massimo per una vita da burattino. Si dai, siamo sinceri, che sfizio c’è per un burattino rimanere disteso nella casetta dei pupi? Detto ciò, e visto che non siamo dei pupi … possiamo decidere noi, il copione, lo scenario, la morale dell’opera. Possiamo praticamente decidere come far funzionare il nostro teatrino magico! Non è un caso il fatto di alludere ad un teatrino magico, perché so che questi sono divertenti e ti portano ad immaginare sorrisi, musichette, momenti garantiti di pura felicità.

Il successo, la vita che vogliamo davvero vivere, è un divertimento. Un divertimento nel progettarla, nel costruirla, nel viverla, nel godersela. Chi pensa che stia intraprendendo la via del successo con ansia, angoscia e tristezza … non alcun successo. In modo scontato penso che molte poche persone concordano sulla possibilità di creare la nostra vita per come vorremmo. Oramai è un paradigma deleterio. Immagino forse anche il perché. Probabilmente il motivo sta nell’idea che la stessa esistenza può presentarci imprevisti cattivi, brutte batoste, talvolta mortificanti. Ma voglio che tu dia altrettanto per scontato anche il fatto che, con tutte queste circostanze negative, è possibile creare un destino migliore. Cambiare il paradigma è un passo importante. Da oggi potresti pensare (e dire al mondo, oltre che a te stesso) che la vita è difficile, tosta ed anche infame … e che ci vogliono persone vogliose e forti dosi di impegno per godersela alla grande!

Amici … chi nella vita non ha subito torti o sventure? Tutti hanno percorso strade apparentemente tranquille dove all’improvviso si è svegliato il mostro nel bel mezzo del tragitto. Fidatevi però, fa parte del progetto-vita vivere questi momenti. Ma ci sono anche molti nostri simili, altri fratelli e sorelle, che sono riusciti a superare gli ostacoli. Li hanno notati, presi e considerati pilastri per quanto di buono poi hanno costruito.

Seguite questo mio suggerimento. Andate a Roma, a Piazza San Pietro e chiedete del Papa. Una volta incontrato, e non prima di averlo salutato, chiedetegli se è stato semplice diventare il capo della Chiesa. Vi racconterà di cose sbalorditive. Magari vi aggiornerà sulle nefandezze di qualche collega che poco aveva a che fare con le sacre scritture. Magari anche lui avrà visto o vissuto violenze inaudite. E magari anche lui pensava, in un certo preciso momento, che molto più di un chierichetto non poteva diventare. Ma poi, quando pensava non oltre il chierichetto, sono entrate in gioco le forze della fede: io voglio, io ce la faccio, avrà ripetuto in se tante volte. E chi, a furia di ripetersi con fede di potercela fare … state certi otterrà quanto la sua stessa fede sosteneva.

E noi, abbiamo fede? Abbiamo certezze incrollabili circa il voler una vita migliore? Abbiamo ferree convinzioni sulle nostre capacità, sulle nostre attitudini, sulle nostre competenze? Abbiamo fede circa il fatto che i nemici possono rappresentare per noi i migliori motivatori e che esistono e si presentano innanzi a noi proprio per metterci alla prova? Probabilmente, ciò che manca a noi tanti, è proprio la fede in noi stessi. O, giocando con le parole … abbiamo fede, siamo fermamente convinti di non essere capaci di poter ambire ad alcunché di straordinario. Oppure, qualcuno dall’alto ha scelto qualcun altro da rendere migliore. Chi vive con questo sentimento, non vive per come dovrebbe vivere.

Certo, lo so, ci sono persone veramente perseguitate … ma queste eccezioni tali debbono essere! Riceveranno sicuramente altre benedizioni. La provvidenza divina esiste, è presente, si fa viva e si prodiga per alleviare le sofferenze dei malcapitati. Oppure, sempre la provvidenza, compensa in altro modo … ma lo fa, state certi. Ora, quando notate che qualcosa va storto, fate conto che è giunto il momento di reagire: ci può stare l’abbattimento, ma non lo sfiancamento!

Quale buon pescatore … non conosce la forza del vento?

Francesco

 

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