Perché prima lo scopo e poi gli obiettivi?

Perché partire dallo scopo?

Lo scopo prima degli obiettivi

Ho conosciuto tanta gente insoddisfatta dei risultati da loro stessi definiti e raggiunti! Sembra un controsenso, ma non lo è affatto. Anzi, la vita conferma la teoria che il massimo, talvolta è meno del minimo. I testimonial de “L’insuccesso del successo” sono parte di un gruppo ben nutrito. Un gruppo, tra l’altro, in costante crescita ed espansione. Più hai possibilità di far soldi in modo meno arduo … più il gruppo aumenta. Si, viviamo nell’era del business, ma altrettanto di tanti guai personali. Queste persone potevano avere tutto e lo hanno cercato. Eppoi, hanno anche conquistato quel tutto o buona parte, ma non sono appagate. Non avvertono il vero sentimento della felicità interiore! Ma cosa stavano cercando veramente, mi chiedo?

Vi ho messo subito sulla strada che dobbiamo percorrere. Una strada decisa dallo scopo, non dagli obiettivi soltanto. Il “perché lo fai”, deve superare “il cosa vuoi ottenere”. Quando il primo è nobile, il secondo è a due passi dalla cima. Da qui alla vetta, impegno e dedizione! I risultati verranno e se non pervengono nell’immediato … è questione di strategia, di conoscenza, di maturazione, di tempo. Ma lo scopo, quando c’è, lui è il vero traino!

La condivisione dello scopo

Molte aziende e professionisti sono privi di scopo o sporcato tanto da non renderlo nobile. Negli uffici, davanti ad un quadretto, leggi la vision (il cosa), ma non hai traccia della mission (lo scopo). I fondatori si, loro conoscono il proprio scopo. Su questo non hanno dormito ed hanno costruito. Peccato che lo conoscano soltanto loro e non anche chi collabora con loro! Lo scopo, al pari degli obiettivi, deve essere condiviso da chiunque partecipa all’interno di un’organizzazione lavorativa. Lo scopo, una volta condiviso da tutti, è la vera ed indiscussa bussola del successo. E’ talmente importante che, anche dinanzi ad un obiettivo mal formulato, ti mantiene in carreggiata … benché non a lungo.

In linea generale, abbiamo soltanto procedure. Precise e accurate … ci mancherebbe! Io faccio questo. Tu fai quest’altro. E tu, ancora, invece fai così! Parliamo di percorsi, mappe da seguire. Sistemi nati per dover far funzionare al meglio le attività lavorative. Però, col sistema, impariamo soltanto a muoverci seguendo un percorso prestabilito. Non viene spiegato a nessuno e, pertanto non c’è alcuna traccia, del perché è importante andare in quella direzione e in quel preciso modo! Quasi sempre, all’inizio, i numeri quadrano. C’è produttività, i fatturati aumentano. I profitti volano di conseguenza. Poi, all’improvviso, ci si ferma. Si pensa di aver creato la macchina perfetta. Nessuno fa più nulla, perché toccare il giocattolo.

Di lì a poco, mentre abbiamo guardato solo i numeri, gli stessi diminuiscono. I clienti scappano e se non se la danno a gambe è perché gli hai spuntato qualche sconticino in più. E rimani sereno per qualche tempo ancora! Ma sono comunque lì pronti ad abbracciare la prima ragazza che gli sorride, visto che noi non abbiamo più il tempo e la voglia di farlo … come una volta. E allora si tende a cambiare il sistema, quando poi lui è più che funzionante. Alla fine, dopo perdite su perdite, ci rendiamo conto che lo scopo che ci aveva animato all’inizio, è stato surclassato dai numeri! E numeri avremo state certi, nel bene … o nel male!

La domanda chiave

Perché lo fai? Questa è l’unica domanda chiave! Non devi rispondermi elencando i motivi e i perché ne è valsa la pena. Mi devi dire, invece, chi padroneggia le tue motivazioni. Lo scopo è tutto. Solitamente, le aziende ed i professionisti di vario genere, dovrebbero farlo coincidere con la persona cliente o ad altre comunque legate alla persona cliente! Quando il tuo scopo è ben strutturato e lo fai tuo, ogni azione che intraprenderai è coerente in modo diretto con lo scopo stesso. Non farai, consciamente o meno, del male ad alcuna persona … perché lo scopo non ti permette di errare in ogni tua azione!

E laddove dovesse accadere, perché potrebbe succedere, tu vai incontro alla gente porgendo le tue scuse e farai il massimo per rimediare alla situazione. Perché tu non volevi questo, è soltanto capitato. E così, verrai apprezzato, la tua azienda pure, il tuo studio allo stesso modo. Godrai di una vita fondata sulla tua migliore essenza. Mi chiedo: c’è di meglio per essere veramente felici nel bel mentre porti avanti i tuoi affari?

Ad ogni modo, tutti hanno uno scopo. E quando le cose vanno bene, il che significa numeri e gioia, allora lo scopo ti sta portando al vero successo. Ma quando invece, le cose ti vanno male, il che significa profitti senza soddisfazione … o perdite senza soddisfazione … due sono le ragioni: o non hai uno scopo che sostiene le tue idee o le tue idee non sono in linea col tuo scopo!

 Trova un benedetto perché … e tutto il resto verrà da sé!

 Grazie, Francesco Tortora

 

Perché prima lo scopo e poi gli obiettivi?

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