Chi dice che non è una buona idea?

Forse è solo qualcosa che funziona male una buona idea

Molti amici e tanti altri conoscenti, si fermano sul più bello. Hanno dato tanto alla loro desiderata causa. Hanno profuso enormi energie mentali e fisiche. Hanno indirizzato tutta la loro attenzione. Qualcuno ha finanche esborsato importanti quattrini! Ma poi, hanno abbandonato la strada che poteva condurli dritto alla propria realizzazione.

Beh, per come piace dire in giro (ma non lo dite a me), hanno fallito. Io penso che, invece, non hanno dato abbastanza per l’obiettivo che si stava cercando di raggiungere. In pratica, buone idee sono state etichettate come idee assurde o cattive. Ma non perché potenzialmente le idee erano negative … bensì perché questi uomini e queste donne, si sono impegnate in modo non consono rispetto ad un modo più efficace per quanto si voleva produrre. Un piano comporta definire i vari passaggi. Un piano definisce i metodi per arrivare alla meta.

Una buona idea vuole il tempo necessario

Quando il tuo piano è buono (ed io, in questo caso, parto dal presupposto che il tuo piano è buono), ma i tempi sono ridotti rispetto a quelli più appropriati … allora non è più il tuo piano il problema … ma quanto tempo hai stimato per procedere e raggiungere ogni frammento di obiettivo al fine di realizzarlo completamente! Bisogna, quindi, analizzare bene la questione tempo. Perché se questo è stato stimato in maniera inferiore a quanto invece possiamo “dare”, ancora una volta i risultati raccolti potranno essere mediocri, se non fallimentari (sempre per chi ragiona con quest’ottica).

È bene, pertanto, capire anche quanto tempo possiamo dedicare ad un progetto. Non chiedete l’assurdo, tanto nessuno potrà mai garantirvelo. Nemmeno tu, qualunque siano le tue intenzioni ed i tuoi sforzi!

Cosa facciamo in quel tempo?

Un’altra situazione potrebbe non dipendere dalla stima della tempistica. Ma da come ci prodighiamo in quel tempo. Si, alcune persone trovano modo di stimare la giusta misura del tempo. Ma quel tempo, quello in cui dovremmo dedicarci senza risparmio, è gestito male. Questa circostanza accade spesso a coloro che sono intenzionati a perdere peso per acquisire una forma migliore. L’idea del risultato entra in testa. Di conseguenza si recano presso uno specialista per ottenere la migliore dieta alimentare. Si sottopongono ad analisi di laboratorio preventive. Riempiono gli scaffali con i prodotti alimentari ed integratori funzionali per il nuovo stile di alimentazione. Concordano la data di inizio della trasformazione ed anche una ragionevole scadenza entro la quale vorranno vedersi in forma.

Poi, quando lo fanno, partono … ma si concedono di tanto in tanto peccati non contemplati nel piano. E quando durante il percorso, si accorgono che i risultati prospettati sono lontani o difficili da raggiungere … a quel punto accusano il piano e il professionista che lo ha redatto. Beh, ancora una volta, dobbiamo essere franchi con noi stessi. Un piano, per portarci all’aspirato risultato, deve essere rispettato.

Aspettati ciò che puoi aspettarti

Da quando ho appreso questi semplici concetti, ho concluso con la creazione delle false aspettative. Ho imparato che se riprometto a me stesso metodi e tempi fuori dalla mia portata, potrei rimanerci male qualora notassi un risultato diverso dalle mie attese. E subito dico a me stesso che qualcosa non funziona, quando poi io la faccio funzionare male. E l’emotività che nasce da questa difficoltà di risultati, frequentemente, porta le persone ad abbandonare ogni sorta di sogno … anche il più semplice dei semplici da concretizzare.

Pertanto, una volta che una buona idea entra fervidamente nella mia mente, abbozzo un’ipotesi di piano. Ma altrettanto eseguo una stima approssimativa dei tempi. A queste bozze, poi, aggiungo eventuali imprevisti non previsti (scusatemi il gioco di parole) che mi porteranno ad aggiustare i metodi ed i tempi proprio nel momento in cui il mio progetto non è più fluidamente raggiungibile.

Così facendo, l’idea non è più fallimentare, ma mi porta a rendermi conto che sto tentando di raggiungere un qualcosa che non potrà mai essere raggiunto in base alle aspettative che io stesso avevo creato. In ultimo, aggiustando il tiro, tutto normalmente fila in maniera più liscia. E, qui la cosa è veramente importante, mi rendo conto che il tutto dipende da me. Non più dal piano (che con questa mentalità potrei aggiustare in qualunque momento) e nemmeno dai tempi (che potrei stimare diversamente). Una buona idea può essere tale anche se i risultati non sono quelli voluti. A volte basta poco per capire cos’è che funziona male!

 Non datevi limiti … ma siate ragionevoli!

Francesco Tortora

 

Chi dice che non è una buona idea?

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.