Un torto che fa male
Ci sentiamo, talvolta o forse più, vittima di ingiustizie. Fanno male e non solo perché magari non meritavamo taluni atteggiamenti … ma anche perché, ancora magari, subiti da persone che meno ti aspettavi di vederti contro.
Ultimamente noto sentimenti abbattuti da parte di molta gente proprio per questo motivo. Soprattutto, quando io e questa gente “ci confessiamo” amichevolmente durante gli incontri negli ambienti di lavoro. Normalmente ci si sente bersagliati da un’ingiustizia quando le nostre aspettative, riguardo a qualcuno o a qualcosa, vengono disattese.
Potrebbe esserci capitato di aver dato l’anima in un’iniziativa, per poi notare che altri al posto tuo ne hanno tratto un indebito beneficio. Oppure, quando ti erano state fatte promesse solenni, che poi non sono state mantenute. Oppure, ancora oppure, quando ti trovi a subir del male senza alcuna ragione … se non quella di farti del male.
Il giusto viene meno
Si subisce l’emotività precaria dell’ingiustizia quando il “giusto” viene meno. Fidatevi, qui fra noi, non c’è persona che non abbia subito dei torti. E nemmeno una sola persona che ancora adesso al sol pensiero, non si imbroncia per quanto subito. Mica semplice vivere queste situazioni sul momento. Immagina poi, quant’è difficile convivere con persone che ti hanno procurato dolore. Se qualcuno si comporta in modo ingiusto con me, per poi smammare dalla mia esistenza … benché innervosito da come sono stato trattato … nutro sempre il piacere di non vederlo e di non averci a che fare mai più. Ma quando gli attori del misfatto rimangono lì con me … facendo parte dell’ambiente della mia vita, dove le sole facce mi perseguitano il cuore, allora la faccenda può finanche diventare struggente!
Quale scelta a fronte delle ingiustizie subite?
Credetemi, oggi più che in passato, la gente non sopporta più ambienti eticamente poco puliti. Cercano altre strade, a costo di distruggere le loro ambizioni e parte delle loro tasche. Ma trovo altrettante persone che, non avendo la possibilità di tuffarsi in acque cristalline … si accontentano a malincuore facendo il bagno nella pozzanghera in cui si trovano.
Non so se esiste un modo per impedire l’onda emotiva di struggere il mio animo in questi frangenti … ma ho sempre sostenuto che le persone per bene vanno avanti … sempre a testa alta e alla grande, anche dinanzi ai suddetti scenari. In brevi termini, le angherie, i torti ed ogni altro genere di ingiustizia … possono essere controbattuti dallo spessore intimo di una persona, uomo o donna che sia. Per me questo conta, ad anche tanto. Non chiedo a me stesso di ergermi dall’alto della mia intelligenza, reale o fasulla che sia. Ma impongo alla mia persona di elevare il suo spessore … applicando in ogni attimo della vita, vuoi in qualsiasi ambiente o con qualsiasi persona, i principi nobili dell’essere umano, i valori cardine dell’umanità.
E questo modo di fare, non solo mi porta ad essere sereno con me stesso ed a conciliare il mio animo, ma mi porta a considerare chi mi ha procurato del male … non un essere infimo … ma semplicemente una persona che agisce in modo diverso dai veri principi della nobiltà umana.
Dritto e rovescio
Una volta che l’anima si placa, si placa la vita. E noi dobbiamo viverla gestendo il destino secondo i nostri principi … evitando che chiunque, con le nefandezze e le cattiverie, influenzi la nostra mente ed inquini il nostro cuore. Il viceversa, purtroppo, ci fa cadere nella trappola del diavolo. Quella che desidera tanto vederci imprigionati nella morsa del male. Fratelli miei, care sorelle … la vita è bella, il resto son storielle!
Talvolta il male ci fa tanto male, per la troppa importanza che diamo al male!
Cordialità … Francesco
Ingiustizie della vita